Rai svela con largo anticipo il luogo dal quale sarà trasmesso il mega concertone di fine 2023: L’anno che verrà.
Anche quest’anno è previsto il concertone di fine anno organizzato dalla Rete Pubblica, che, con parecchi mesi di anticipo, a far apprezzare la loro precisione, annuncia la location delle riprese di L’anno che verrà.
Nelle ultime edizioni, sin dal 2015, il programma è stato condotto da Amadeus, mentre quest’anno, secondo alcuni rumors, potrebbe cambiare rotta. Quel che è certo è che il luogo è già stato deciso e definito grazie a un contratto biennale firmato con la regione di destinazione.
Tra i luoghi prescelti del passato ricordiamo Rimini, Courmayeur, Matera, Potenza, Maratea, Terni e Perugia. Invece di andare verso nord, la Rete Pubblica ha scelto di scendere – e anche di molto – con l’intenzione di promuovere le bellezze naturalistiche e artistico-culturali di una regione troppo spesso sottovalutata.
Si tratta della Regione Calabria, con la quale la Rai ha stipulato un contratto biennale, che non riguarderebbe, solo, strettamente l’evento di fine anno, bensì coinvolgerebbe anche altre trasmissioni.
L’accordo tra Rai e Regione Calabria prevede, infatti, la realizzazione di alcune trasmissioni in convenzione con la suddetta regione: saranno programmi volti più di L’anno che verrà a promuovere le ricchezze della Calabria.
Si tratta di “un accordo strategico, che già a partire dal prossimo mese di luglio, vedrà la regione Calabria protagonista di alcune trasmissioni del day time”, giunge la nota da Viale Mazzini.
Insomma, la Rai sembra virare verso la valorizzazione del territorio italiano, che ha ancora molte gemme nascoste da scoprire o riscoprire. La Calabria è, senza alcun dubbio, una delle regioni più aderenti a questo principio, ideale da sponsorizzare, sperando che possa vivere una rinascita così come ha fatto la Puglia negli ultimi anni.
Il divario nord-sud è una problematica che il Bel Paese si porta dietro possiamo dire, ormai, da secoli, e l’elemento più impensabile, forse, è che i problemi del Mezzogiorno sono sempre gli stessi. La buona notizia è che, oltre al contratto-convenzione biennale con Rai, ci sono molte altre iniziative che si prendono cura del nostro amato sud, che sarebbe bene prendere in considerazione non solo per le coste, in periodo favorevole, ma come un luogo da abitare ancora, da vivere e ripopolare.