“Un viaggio da incubo”: Kledi rispedito in Albania | Vergognoso
Kledi Kadiu, nel suo passato un grandissimo dolore. Ha raccontato di un viaggio da incubo vissuto quando era poco più che un ragazzo. Parole che fanno male al cuore.
Deve certamente il successo, quello vero e con la A maiuscola e la fama ad ampio raggio a Maria De Filippi, il bravo Kledi Kadiu. Ancora giovanissimo ha fatto capolino nella prestigiosa scuola di Amici, dove ha letteralmente conquistato i cuori degli italiani. Lo ha fatto grazie al suo ragguardevole talento, ma anche al suo fascino e alla sua bellezza.
Lo abbiamo visto danzare pure a Buona Domenica e ad altri programmi della vedova Costanzo, quale ad esempio C’è Posta Per te. Quando ha concluso la sua collaborazione con la sua pigmaliona, grande è stata la delusione dei suoi estimatori. Tanto che lui ha pure deciso di uscire di scena, per quanto riguarda il Piccolo Schermo.
Se lo ha fatto è stato per dedicarsi maggiormente alla moglie e ai figli e alle sue scuole di danza, sparse in tutta Italia. Oggi vive a Rimini ed è un uomo appagato sotto tutti i punti di vista. Nel corso della sua carriera ha anche lavorato a Teatro, scritto un libro e recitato nel film Passo A Due, che è stato un autentico successo.
Kledi Kadiu racconta di un viaggio da incubo
Tuttavia nel suo passato c’è anche un racconto molto doloroso, che parla di un viaggio da incubo. Lo ha compiuto che aveva soltanto 17 anni. Sognava di raggiungere dalla sua Albania l’Italia, in particolare la Capitale. Era assetato di conoscenza e di libertà, oltre che di viva curiosità. Possedeva la classica voglia di fare che si ha quando si è dei ragazzi e tanti sogni, non solo professionali.
Purtroppo però questi ultimi furono ben presto duramente infranti, facendolo soffrire parecchio e lasciandolo di stucco. Anche se da allora sono passati moltissimi anni, visto che era il 1991, lui non riesce a dimenticare il fatto e ancora oggi, se ci ripensa, prova grandissima delusione e tanto dolore.
La nave fu rimandata indietro e lui dovette rimpatriare
Durante una sua intervista concessa ad AdnKronos, il ballerino ha raccontato di quando erano in 20.000 sulla nave Vlora. Erano partiti dall’Albania ed erano giunti finalmente in Italia. Non fu permesso loro di soggiornare nella nostra Penisola e vennero rimpatriati. Ciò rappresentò per lui, come per molti altri, una vera e propria sconfitta.
Oltre a ciò lui ricorda con piacere l’accoglienza calorosa degli italiani e la grandissima predisposizione nei loro confronti, anche dell’allora sindaco di Bari, che avrebbe voluto aiutarli tutti quanti. Tuttavia, come ha rivelato lo stesso Kledi, quest’ultimo si dovette scontrare contro i diktat della politica del tempo. Fortunatamente poi lui è poi riuscito a raggiungere l’Italia, dove è diventato una star.