Scoppia l’allarme tra gli scaffali, è caccia aperta al botulino: non cadere nella trappola e impara a riconoscere cosa evitare.
Forse, fino ad oggi, avrai sentito parlare del botulino solo come un trattamento per ringiovanire la pelle e nascondere i segni del tempo. tuttavia, dietro questo nome si cela qualcosa di molto più pericoloso. Ci riferiamo a un batterio, il Clostridium botulinum. Questo è responsabile di una delle più serie intossicazioni alimentari.
Se attacca pesantemente l’organismo e non viene preso per tempo, questo batterio può rivelarsi mortale. Il botulino è difficile da tenere a bada, perché si tratta di un batterio Gram+, che si divide in sette ceppi, ma il più diffuso in Europa è quella di tipo E. Questo batterio produce una proteina neurotossica, responsabile del botulismo.
Tra tutte le forma di botulismo conosciute, sei per l’esattezza, quella più diffusa è quella legata con gli alimenti. Scopri quali sono i sintomi di questa intossicazione e dove si trova il botulino.
In genere, i primi sintomi del botulismo tendono a comparire tra le 18 e le 36 ore dall’ingestione dell’alimento contaminato. Questa tossina inibisce il rilascio del neurotrasmettitore acetilcolina e degenera in una paralisi flaccida che, parte dai muscoli della testa e si protrae per tutto l’organismo.
Tra gli altri sintomi più caratteristici, ci sono annebbiamento e sdoppiamento della vista, abbassamento delle palpebre superiori, secchezza della bocca e della faringe. Ma, dove si trova e come si forma il botulino? Ti sorprenderà scoprirlo, ma questo batterio è molto frequente nei barattoli di alimenti. Tutti gli alimenti che vanno conservati in barattolo sono soggetti alla contaminazione da botulino. Senza alcun dubbio, c’è più rischio per quelli fatti in casa che per quelli industriali, in quanto quest’ultimi sono sottoposti a tutte le sterilizzazioni del caso.
Per evitare di incorrere in qualche grave rischio, fai attenzione alle conserve fatte in casa e mal confezionate. La semplice bollitura casalinga non basta per abbattere la tossina botulinica. Per fare ciò, occorrerebbero circa dieci ore. È difficile riconoscere questa sostanza tossica, poiché, specie per il ceppo E, gli alimenti non vengono alterati, né alla vista né al sapore o all’odore.
Per creare delle conserve sicure, gli alimenti andrebbero bolliti con una soluzione di acqua e aceto di vito, poi lasciati asciugare e invasati. Dopodiché, andrebbero ricoperti d’olio, fino a due centimetri dal tappo, per non favorire l’anaerobiosi. L’intossicazione da botulino, tuttavia, può essere curata, ma solo in ospedale. È fondamentale, però non temporeggiare, perché ogni secondo potrebbe essere fatale. I medici ti sottoporranno immediatamente a una terapia che ti permetta di eliminare tutto ciò che è ancora presente nel circolo sanguigno.