Antonino Cannavacciuolo svela che pasta usa: la trova al supermercato
Scopri il segreto di uno degli chef più amati d’Italia: Cannavacciuolo ha rivelato che tipo di pasta utilizza per i suoi piatti stellati.
Antonino Cannavacciuolo, grandissimo chef, apprezzato nel panorama culinario italiano, ha da poco festeggiato i venti anno di matrimonio con sua moglie Cinzia, la donna che lo sostiene e lo supporta in ogni sua mossa. Il 14 dicembre, ripartirà una nuova stagione di MasterChef e il pubblico a casa è già in visibilio, perché non vede l’ora di scoprire i talenti di quest’anno. Ma, una cosa è certa e cioè che ritroveremo ancora il magnifico trio, composto proprio da Cannavacciuolo e dai colleghi e amici Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli.
Avere la possibilità di provare un piatto creato da questi colossi della cucina, è davvero una grande fortuna. Chi ama cucinare, però, si diverte anche a mettersi in gioco, ricreando le loro ricette, cercando di studiare e di seguire le varie preparazioni. Antonino Cannavacciuolo è diventato una vera ispirazione in questo campo, tant’è che il Ristorante Villa Crespi di Orta San Giulio e il Cannavacciuolo Bistrot sono sempre affollati.
E, qual è il tratto distintivo di uno chef italiano? La pasta, ovviamente. Orgoglio italiano, la pasta regna sulle nostre tavole ed è un elemento indispensabile. Come Antonino stesso ha dichiarato, in una sua intervista, la pasta rappresenta se stesso in tutta la sua napoletanità. Scopri che tipo di pasta utilizza Cannavacciuolo nel suo ristorante, così da poter replicare delle preparazioni gustose e da vero professionista.
Antonino Cannavacciuolo e la pasta: tutto ciò che c’è da sapere
Antonino sceglie tra pasta lunga o corta a seconda dell’occasione. Ogni piatto, infatti, merita un determinato tipo di pasta, ma, il vero segreto, sta negli elementi che la compongono. Lo chef è sempre stato promotore della pasta di grano duro, simbolo della tradizione campana. Per Cannavacciuolo, è un onore portare sulle tavole di tutta Italia questa tipologia di primo piatto.
Sul suo menù, infatti, ha persino inserito i paccheri di Gragnano e la pasta mischiata, da abbinare solitamente ai fagioli. Far conoscere tutto questo ai piemontesi è un vero e proprio vanto per un campano. Ovviamente, il gusto non ha regione né classe sociale e le preparazioni dello chef fanno leccare i baffi a chiunque, da nord a sud.
Un tocco di Piemonte
Nonostante la sua volontà di portare, a Torino, i piatti della tradizione partenopea, Cannavacciuolo ha trovato anche il modo di dare un tocco di Piemonte alla carta dei suoi ristoranti, inserendo i Plin, un primo piatto tipico della regione, fatti con pasta fresca all’uovo e ripieni con carne e verdura. La particolarità di quelli creati da Antonino sta nella dimensioni, più piccoli dei classici ravioli, dalle dimensioni di una caramella: uno tira l’altro.
La pasta ha accompagnato Cannavacciuolo in tutto il suo percorso di crescita, prima ancora di rimboccarsi le maniche e intraprendere la strada per diventare uno chef stellato. La sua cucina porta ancora il profumo di casa di sua nonna, della famiglia che si riunisce attorno a una tavola imbandita, dove il cibo metteva tutti d’accordo ed era elemento di unione.