Dante Alighieri, la leggenda delle ossa perdute del sommo poeta: in quale città dell’Emilia si trovano adesso
Nato a Firenze, ma comparso altrove, le ossa del sommo poeta si trovano in una città dell’Emilia: scopri dov’è la tomba di Dante Alighieri.
Uno dei poeti più grandi che ha fatto la storia del nostro Paese e che ci ha regalato delle opere eterne, che non verranno mai dimenticate, è Dante Alighieri. All’anagrafe Durante di Alighiero degli Alighieri, il poeta nasce a Firenze nel 1265 ed è qui che, infatti, gli viene dedicata una statua, a Piazza Santa Croce, che ne celebra la maestosità.
È lui il padre della lingua italiana che, con la Divina Commedia, ha realizzato uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale. Dante Alighieri non smetterà mai di essere celebrato e ricordato, perché le sue opere sono un patrimonio culturale immenso, utilizzato nelle scuole per insegnare agli studenti uno stile senza precedenti.
Il sommo poeta continua a far parlare di sé e, insieme a lui, anche le sue ossa, sulle quali è stata creata una leggenda. La tomba di Alighieri si trova in una città dell’Emilia, ma dietro c’è una lunga storia. Scopriamone di più insieme.
Dove riposa il padre della lingua italiana
La tomba di Dante Alighieri è stata costruita, a Ravenna, da Camillo Morigia, tra il 1780 e il 1781 e qui, sull’architrave di accesso, c’è una scritta che recita Dantis Poetae Sepulcrum. È questo il luogo di riposo del sommo poeta, il luogo in cui Dante conserva la sua memoria, per sempre. L’interno della tomba conserva l’arca sepolcrale che racchiude le ossa di Alighieri, con il bassorilievo dello scultore Pietro Lombardo. Sulla fronte, troviamo l’epitaffio di Bernardo Canaccio, poeta latino.
Ogni giorno, c’è una ricorrenza che mantiene vivo il ricordo del poeta, con L’ora che volge il disìo- la lettura perpetua della Divina Commedia. Nei pressi della sua tomba, viene letto un canto della sua opera più grande, immensa, dando la possibilità a chiunque voglia di citare i versi del più grande scrittore di tutti i tempi, proprio nel luogo in cui riposa. Ma, dietro le sue ossa c’è una leggenda di cui forse non avrai mai sentito parlare.
La leggenda delle ossa di Dante Alighieri
Dante Alighieri scompare nel 1321, a Ravenna ed è qui che Guido Novello da Polenta gli fece costruire un sarcofago, posto all’esterno della Chiesa di San Francesco. Nel 1483, però, Bernardo Bembo commissionò allo scultore Pietro Lombardo il bassorilievo marmoreo che, ancora oggi, è presente all’interno della tomba del poeta. Tuttavia, le sue ossa furono contese tra Firenze, città che gli ha dato i natali e Ravenna. Tutto ciò ha portato, tra il ‘500 e il ‘700, a una sparizione delle ossa di Alighieri, costudite dai monaci francescani.
Solo dopo che Camillo Morigia costruì il suo mausoleo, l’urna con le ossa ricomparve come se nulla fosse accaduto. Nel 1810, però, le leggi napoleoniche costrinsero i frati a lasciare il convento, senza aver prima nascosto le ossa del sommo poeta. Ci è voluto il 25 maggio 1865, per far ritrovare i suoi resti. Il tutto è avvenuto durante dei lavori di manutenzione del convento accanto alla tomba, quando un muratore ha trovato una cassetta di legno con su scritto: “Queste le ossa di Dante da me collocate in data 18 ottobre 1677”. Da allora in poi, la salma del poeta fu ricomposta e lasciata riposare all’interno del tempietto che si trova a Ravenna.