Gita fuori porta: visita il portico più lungo del mondo | É avvolto nella leggenda
Questo luogo leggendario si trova proprio a Bologna ed è possibile visitarlo in tutto il suo splendore: affrettatevi quando c’è bel tempo.
Bologna è un città dalle mille sfaccettature, che ha bisogno di più di un giorno per essere visitata in tutti i suoi aspetti e nella sua interezza, e soprattutto per apprezzarne l’atmosfera di libertà e gioventù che vige da anni.
Tra le tantissime bellezze storiche, architettoniche e artistiche, che spesso si intersecano tra di loro, ve ne sono alcune che rimandano al sacro, come in moltissime città in Italia e nel mondo.
Le specialità enogastronomiche del territorio potranno allietare e in certi casi addolcire le nostre passeggiate per la città, che nasconde non pochi scorci da scoprire: si tratta di viste sconosciute ai più.
Parliamo, oggi, si un Santuario che ha un portico famosissimo e una storia pazzesca: su di esso sono state narrate moltissime leggende che ancora oggi pervadono l’aria della città, ma anche di chi ne parla seppure altrove.
Un santuario da sballo
Si trova appena fuori dalla città di Bologna, posizionato in alto come molti dei luoghi sacri, un’atmosfera quasi metafisica e trascendente lo avvolge: si tratta del Santuario della Madonna di San Luca.
Come se non bastassero già tutti gli ingredienti del sacro che rendono suggestivo questo luogo, la fondazione del santuario è avvolta da una leggenda: ciò che viene raccontato riguarda la vicenda di un pellegrino greco, che testimonia la commistione di culture presente in Italia.
Una visita magica al Santuario della Madonna di San Luca
La leggenda legata alla fondazione narra che nel 1160 il pellegrino greco Teocle Kmynia abbia ricevuto nella chiesa di Santa Sofia di Costantinopoli, un dipinto della Madonna con Bambino, realizzata dall’evangelista Luca.
Sulla tela realizzata da Luca ci sarebbe stata una scritta secondo la quale era presente la necessità di portare l’opera presso il Colle della Guardia. Il pellegrino fu accolto a Bologna e portato fino al Colle, dove sarebbe poi sorto il Santuario che conosciamo oggi. La leggenda è davvero affascinante, seppure rimanga tale per mancanza di fonti che attestino che davvero sia avvenuto tutto ciò. Oggi ammiriamo un edificio che risale al 1700, con mutamenti che si sono succeduti col passare del tempo e ristrutturazioni per fare sì che rimanesse sempre in piedi a torreggiare sul colle come un vero faro e una guida sacra.