É questo il miglior Parmigiano Reggiano da assaggiare: mai mangiato niente di simile
Sapete riconoscere la qualità del Parmigiano Reggiano? Non sono tutti uguali, dipende dalla produzione: ecco come fare.
Il parmigiano reggiano è una eccellenza italiana, una tra le più riconosciute all’estero e rinomate a livello anche nazionale: si tratta di un prodotto elogiato attraverso numerosi premi nel settore gastronomico.
Questo prodotto è ammirato ed elogiato davvero da tutti su vari livelli ed è una delle specialità regionali dell’Emilia-Romagna, seppure sia ormai comune in tutta Italia.
Le preparazioni sono infinite con il parmigiano reggiano, anche se è buonissimo da mangiare anche al naturale, a pezzettini nell’aperitivo, come spuntino nutriente oppure grattugiato sulla pasta. Tra le preparazioni ci sono le cialde, le fondute, i tortini e chi più ne ha più ne metta!
Ma sapreste riconoscere un parmigiano reggiano di qualità superlativa? Ci sono tantissimi fattori da valutare: vediamo quali sono e qual è il migliore tra tutti quanti.
Una degustazione con certi criteri
Assaggiare il parmigiano e riconoscerne le caratteristiche non è certo per tutti, ma con una certa attenzione al gusto e una buona dose di conoscenza è possibile per tutti diventare dei degustatori.
Al di là del gusto personale, che per il momento mettiamo da parte, la degustazione con criteri oggettivi parte da un esame chiamato analisi sensoriale, che prevede differenti aspetti. Vediamo di quali si tratta e come impostare la valutazione del prodotto caseario in oggetto.
I criteri per l’analisi sensoriale
L’analisi sensoriale consta di quattro fasi: la prima prevede un esame visivo, che pone l’accento soprattutto sul colore del parmigiano reggiano, la cui sfumatura dipende dall’alimentazione delle mucche. La colorazione ideale per questo prodotto è giallo paglierino, in una gradazione che può essere più o meno intensa e uniforme. Grazie a questo primo esame, sarà possibile apprendere anche la stagionatura del parmigiano, attraverso la rilevazione della presenza o dell’assenza dei cristalli di tirosina, piccoli punti bianchi.
La seconda parte prevede un esame olfattivo spezzando una scaglia di prodotto: l’esame è molto complesso a causa dei tanti aspetti da valutare. La terza parte è proprio quella dell’esame gustativo, che è fondamentale per comprendere quale sia la qualità del formaggio; nello specifico, il gusto dolce identifica un Parmigiano poco stagionato, mentre il gusto salato rivela una stagionatura più elevata. Attraverso, infine, l’esame tattile del parmigiano, è possibile carpirne la consistenza e l’età, dunque la stagionatura.