Spiagge chiuse: addio alle vacanze per milioni di italiani | Fuga all’estero senza precedenti
Addio Italia: grande fuga all’estero per le vacanze, incombe la chiusura delle bellissime spiagge della costa del Bel Paese.
Siamo ai primi giorni di Marzo e l’aria della Primavera, che inizia ad arrivare, solletica le fantasie che riguardano le vacanze estive da parte dei cittadini della nostra penisola.
Sono già alcuni anni che ci sono diverse controversie legate alle spiagge, ai lidi e alla privatizzazione di grandi parti di costa e non solo: si parla anche di alcune aree non balneabili.
Di conseguenza si prevede una grande fuga all’estero da parte di tanti italiani, che trovano prezzi più convenienti per godersi le proprie settimane di vacanza in luoghi più lontani ma stupendi ed economici come l’Albania o la Grecia.
Quest’anno si sono verificati degli eventi già spiacevoli proprio in merito a un punto specifico della costa: si tratta di conseguenza che rischiano di mettere a repentaglio le entrate del turismo in un momento già difficile.
Un ricorso che mette a rischio la stagione
Il tutto si è verificato nell’abito della costa del comune di Cervia, uno dei gioielli dell’Emilia-Romagna che conta non poco sulle entrate del turismo balneare estivo.
Il tutto è stato spiegato proprio dallo stesso Fabio Cecconi, presidente della Cooperativa bagnini di Cervia: alcuni soci vogliono impugnare un ricorso “la delibera del Comune numero 309 del 28 dicembre 2023, riguardante le disposizioni in merito all’esercizio delle funzioni in materia di concessioni demaniali”. Vediamo come è proseguita la vicenda.
Le controversie
Insomma, le controversie purtroppo non sono finite in uno sbuffo di fumo, ancora oggi la situazione è piuttosto incerta. La cooperazione intende tutelare se stessa e contemporaneamente le imprese balneari, e al momento ha promosso una “moral suasion” nei confronti dell’amministrazione comunale, anch’essa coinvolta nella questione.
Si tratta di concessioni demaniali in favore dell’esercito, un provvedimento che presumibilmente potrebbe ridurre ulteriormente non solo la spiaggia libera ma anche le parti di spiaggia già occupate da imprenditori con dei lidi avviati, ad esempio. Il tutto rischia di mettere in pericolo la vita estiva del Comune di Cervia, bisogna quindi sperare, di conseguenza, che tutto si risolva in tempo per la stagione estiva quantomeno per poter informare a tempo debito e in modo preciso gli avventori che vogliono godere del mare dell’Emilia-Romagna senza alcuna incertezza normativa.