Smetti di lavorare e Inps ti paga tutti i mesi: con questi requisiti dici addio alla fatica | Ora aspetto la pensione col sorriso
Se soddisferete i requisiti di cui vi parleremo, potrete smettere di lavorare prima del tempo, riprendendovi in mano la vostra vita. L’Inps vi pagherà tutti i mesi fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.
“Il lavoro rende liberi” ed è vero, in quanto grazie all’indipendenza economica che si raggiunge con il proprio stipendio, è possibile vivere, più o meno in maniera decorosa, dipende sempre molto dalle cifre finali, prendendosi molte soddisfazioni.
Ma diciamocela tutta, per quanto amiamo il lavoro che svolgiamo, la tanto attesa pensione rimane l’obiettivo del 90% dei lavoratori. L’età pensionabile purtroppo si sta allungando sempre di più e quindi è normale cercare degli escamotage, dov’è possibile, per uscire prima dal modo del lavoro e godersi la vita, quando ancora possiamo muoverci in autonomia. Ecco cosa propone l’Inps, qualora abbiate i requisiti da lui indicati, per smettere di lavorare prima del tempo.
Smettere di lavorare prima del tempo
Il tasto dolente delle pensioni sopraggiunge ogni anno o comunque con ogni cambio di governo. C’è chi aggiunge, chi toglie, chi allunga e così via, adeguandosi ai dati dell’Istat pubblicati in merito ad un incremento della speranza di vita. Il discorso è molto complesso nel senso che chi di dovere analizza questi dati, insieme al fatto che la nuova generazione che versa contributi è in numero sempre più ridotto, per non parlare della crisi generale del mondo del lavoro.
Per questo non stupisce il fatto che con l’arrivo del nuovo governo Meloni, ci sia stata un’ulteriore modifica al sistema pensionistico. Vi consigliamo di informarvi bene, perchè qui tra Isopensione, Opzione Donna, Pensione anticipata ordinaria e chi più ne ha più ne metta, si inizia a non capirci più molto.
Ecco la soluzione (non per tutti)
Tra i vari metodi per poter andare in pensione prima del tempo, arriva in soccorso del lavoratore l’Ape sociale, la cui formula prevede che l’Inps commissioni al dipendente una tot. cifra al mese, fino al raggiungimento della vera pensione di vecchiaia. In questo modo, chi ne avrà il diritto, potrà godersi la vita prima di quello che i vari politici di turno decidono per noi. Spiace informarvi però che questa modalità non è per tutti quanti.
Per prima cosa dovrete avere 30 anni di contributi e 63 anni e 5 mesi di età, inoltre dovrete appartenere a una di queste tre categorie, come riportano dal sito ilciriaco.it: “caregiver del coniuge – o di un parente di primo grado convivente – da almeno 6 mesi”; “disoccupati che non ricevono da almeno 3 mesi l’indennità di disoccupazione”; “invalidi almeno al 74%” e “addetti a lavori usuranti da almeno 7 anni negli ultimi 10”.
Se fate parte di una queste categorie potrete richiedere l’Ape sociale, grazie alla quale, l’Inps vi verserà quello che viene definito come “assegno ponte“, fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia dei 67 anni. Ovviamente l’importo dell’assegno varierà da caso a caso, motivo per cui vi conviene rivolgervi a chi di dovere e chiedere spiegazioni in merito, prima di stappare lo champagne.