Parcheggio in doppia fila, arriva la stangata: ora finisci in tribunale con una condanna penale
Meglio non parcheggiare in doppia fila, non si tratta più di una semplice sanzione: si rischia davvero grosso.
Nelle grandi e trafficate città è molto complicato trovare parcheggio, per non parlare dei centri storici in cui è ancora più complicato a meno che non si voglia spendere un patrimonio per lasciare l’auto in un posteggio a pagamento.
Basti pensare, ad esempio, a Roma: molte persone preferiscono recarsi in centro con i mezzi pubblici, soprattutto con la metro, proprio per evitare eventuali ingorghi e ancor di più per non ritrovarsi a girare a vuoto per intere mezz’ore cerando un posto per lasciare il proprio veicolo.
Talvolta, dunque, si è tentati, specie quando si deve sostare per poco tempo in un luogo, di mettere la propria vettura in doppia fila, sperando di scampare alla contravvenzione e al controllo delle forze dell’ordine.
Eppure bisogna sapere che non si rischia solamente una pena pecuniaria: questo tipo di condotta può sfociare persino in un illecito di natura penale, vediamo come.
Da contravvenzione al carcere, un confine sottile
C’è un articolo del Codice della strada che vieta espressamente il parcheggio in doppia fila: si tratta dell’art. 158 che esplicita di non sostare “in seconda fila, salvo che si tratti di veicoli a due ruote, due ciclomotori a due ruote o due motocicli”.
Se ignorata questa regola, la condotta eseguita può costare una sanzione amministrativa che va da 24,00 a 97,00 euro per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote e da 41,00 a 168,00 euro per i restanti veicoli. In alcuni casi, però tale condotta può costituire un illecito penale.
Una condotta che sfocia nel penale
In certi casi il parcheggio in doppia fila può diventare un illecito di tipo penale: ad esempio se l’auto in doppia fila blocca il passaggio di autobus e tram, costituendo quindi un ostacolo al normale svolgimento di un pubblico servizio.
Tra le conseguenze più gravi può esserci persino il reato di omicidio colposo. Infatti, la Cassazione ha chiarito che “integra il reato di omicidio colposo il comportamento di chi, lasciando la propria auto in doppia fila (e per di più, con lo sportello aperto), provoca un incidente stradale mortale (in quel caso di un uomo che giungeva a bordo del suo ciclomotore)”. Non conviene, quindi, rischiare così tanto per un parcheggio.