Buoni Pasto: scatta la truffa al supermercato | I cassieri si rifiutano di accettarli
Per molti consumatori si tratta di truffa, in quanto i cassieri si sono rifiutati di prendergli i buoni pasto, ma attenzione c’è una legge ben precisa che parla di questo. Bisogna sempre essere informati su tutto prima di parlare.
I buoni pasto sono uno strumento di pagamento che possono essere utilizzati nelle mense aziendali o in generale per consumare il pranzo, per pagare la spesa e in alcune circostanze anche per pagare gli acquisti online. I datori di lavoro li consegnano ai dipendenti come benefit, i quali possono essere usati per pranzare o fuori dall’azienda.
Ci sono state delle proteste da parte di alcuni consumatori i quali si sono alterati con i cassieri i quali a loro volta si erano rifiutati di prendere questa forma di pagamento. C’è chi ha parlato subito di truffa, ma sarà veramente così?
I buoni pasto e il rifiuto dei cassieri
I buoni pasto non sono semplici ticket per pagare il pranzo, ma dietro ad essi ci sono tutta una serie di regole da rispettare per poterli utilizzare, senza il pericolo che non vengano accettati. In primis, è buono sapere che questo benefit spetta ai lavoratori, che siano a contratto part-time, full-time o in smart working.
Come prevede il regolamento, non possono essere ceduti ad altri, non possono essere commercializzati, non possono assolutamente essere convertiti in denaro, sono utilizzabili solo dal titolare dei buoni e inoltre sono utilizzabili solo ed esclusivamente per l’importo riportato in descrizione. Infatti, bisogna ricordarsi che i buoni pasto non danno diritto al resto, motivo per cui o si raggiunge l’importo esatto o superiore, ma mai inferiore. In caso di surplus, il dipendente verserà sotto forma di denaro la corrispettiva differenza.
I buoni hanno un limite?
Ed eccoci giunti alla nota dolente, per la quale in molti, non a conoscenza di questa norma, hanno pensato che i fosse qualche truffa nei confronti dei buoni pasto o che comunque i cassieri si rifiutassero di prenderli per ambigui motivi. In realtà signori e signore, c’è un regolamento ben preciso che impone al cassiere di accettare massimo 8 buoni pasto al giorno per pagare la spesa.
Inoltre, i buoni rimangono detassati finchè si utilizzano nella maniera sopra descritta, rispettando quindi il limite imposto per legge. Per la precisione, il numero di buono pasto accettati al giorno è di 8 per quelli elettronici e 4 per quelli cartacei, infine bisogna utilizzarli tutti per il proprio valore, non si possono lasciare residui da cumulare il giorno dopo. Adesso che avete appreso questa informazione, siete veramente sicuri che si è trattato di truffa? Probabilmente no!