Questo bruco è pericolosissimo e ha già invaso l’Italia: stai alla larga e chiama le autorità
Un animaletto non particolarmente apprezzato esteticamente, e anche molto pericoloso: se ne vedete uno date l’allarme.
Le temperature stanno iniziando finalmente a essere più miti e andare verso il caldo e quindi la primavera può dirsi definitivamente iniziata, seppure quest’anno ci abbia fatto un po’ attendere.
Nonostante il maltempo di questi giorni, sono tante le persone che stano già organizzando gite in cui immergersi nella natura oppure incursioni presso i vivai dietro casa per acquistare tutte le piantine per il proprio balcone oppure giardino, che sarà lavato e rimesso a posto per feste, pranzi, o semplicemente un pomeriggio di relax al sole.
Eppure, sembra non si possa mai stare tranquilli: non siamo ancora nel pieno del bel tempo che già giunge una emergenza che potrebbe portare a gravi conseguenze.
Si tratta della presenza delle processionarie, degli animali particolarmente diffusi in certe zone che pare stiano proliferando a dismisura: ecco cosa fare se ne incontri qualcuno.
La processionaria, un’invasione
La processionaria appartiene alla famiglia dei lepidotteri ed è particolarmente dannosa per alcuni tipi di alberi, soprattutto i pini, per i cani e anche per gli esseri umani.
Prima di andare nella vostra pineta preferita, dunque, è meglio controllare che non si trovi proprio nelle zone maggiormente interessate dalla proliferazione della processionaria, che si chiama in questo modo proprio per l’abitudine di camminare “in fila”, quindi, “in processione”.
Le zone infestate
Le zone in cui si è palesata questa emergenza sono il Trentino Alto Adige, Catanzaro, il territorio delle Langhe e Imola. Se la presenza della processionaria è rilevata, è bene procedere al taglio dei rami infestati, che dovranno poi essere bruciati.
Se non siete professionisti, è sempre meglio chiamare qualcuno di adatto a fare questo lavoro per evitare spiacevoli inconvenienti. Tra l’altro, come accennavamo, la processionaria è pericolosa anche per l’essere umano in quanto presenta una peluria urticante, la quale può causare reazioni epidermiche. Se l’infestazione ha raggiunto dei livelli importanti, allora è il caso di ricorrere ai bioinsetticidi, nello specifico un larvicida biologico selettivo, che permetterà di effettuare una rimozione efficace. Finora i provvedimenti adottati dalle varie istituzioni locali non sembrano aver sortito grandi effetti: non resta che attendere che passi il periodo in cui sono presenti questi lepidotteri confidando che non facciano troppi danni al loro passaggio.