Taglieri da cucina: ma tu li disinfetti mai? Rischi gravemente se non lo fai
Non immagini nemmeno ciò che rischi se non disinfetti il tagliere da cucina: dopo averlo scoperto, cambierai le tue abitudini.
Alle volte, anche ai più malati di pulito possono sfuggire dei piccoli che dettagli che, poi, tanto piccoli non sono. Alcune parti della casa, alcuni elettrodomestici, alcuni prodotti e utensili vanno puliti più spesso e più in profondità, altrimenti rischi grosso.
Il tagliere da cucina, ad esempio, è un articolo che non manca quasi mai nelle nostre case, ma non tutti sanno come disinfettarlo a dovere per evitare di imbattersi in una colonia di batteri. Di recente, infatti, un’infermiera ha rilasciato una rivelazione scioccante su TikTok, allarmando tutti i suoi followers.
Tutto ciò che è venuto fuori, analizzando un tagliere, è davvero sconvolgente. Non riuscirai mai a credere ai tuoi occhi e alle tue orecchie ma, se anche tu utilizzi spesso questo articolo per la cucina, prendi nota di tutti i suggerimenti e i trucchetti per evitare contaminazioni alimentari e goderti i tuoi piatti in piena serenità. Vediamo insieme come fare.
Un tagliere per ogni categoria di prodotto
Secondo la rivelazione dell’infermiera Miranda, il tagliere da cucina potrebbe essere persino più sporco della tavoletta del WC. La sola immagine, che vede i tuoi prodotti associati, può far venire il voltastomaco, ma questa è la realtà. Se non si utilizzano le giuste accortezze e non si pulisce per bene, il tagliere è in grado di incorporare e assorbire diversi batteri, che andranno poi a contaminare tutti gli alimenti che verranno a contatto con esso. Per questo, le regole della ristorazione impongono di utilizzare un tagliere per ogni categoria di alimento. Ad esempio, potresti usarne uno bianco per tagliare pane e latticini, uno rosso per la carne cruda, uno giallo per quella cotta, un tagliere blu per per il pesce, uno marrone per le verdure cotte e uno verde per insalata e frutta.
In casa, però, è sufficiente solo prestare attenzione quando lo si utilizza, senza bisogno di riempire la cucina con un arcobaleno di taglieri. Tuttavia, potresti comunque avere un tagliere per la carne cruda o per il pesce e uno per il resto. Nei cibi crudi, infatti, soprattutto quelli di origine animale, la contaminazione è maggiore. Per quanto riguarda il materiale, poi, nelle grandi cucine vengono utilizzati i taglieri in plastica ed ecco, anche il motivo di tutte le colorazioni differenti. Per la tua cucina, però, sarebbe più opportuno usare un tagliere in legno o uno in plastica? Scopriamolo insieme.
Plastica o legno? Ecco il materiale da scegliere
Quando si utilizza un tagliere di plastica, possono esserci dei pro e dei contro. Mentre entrambi i taglieri, tagliando gli alimenti, vengono riempiti di piccoli taglietti, in cui si accumulano batteri, il tagliere in plastica può essere lavato in lavastoviglie, a 60-70 gradi, a differenza di quello in legno. Tuttavia, da quei taglietti vengono sprigionate delle microparticelle che poi vengono ingerite e sono dannose per la salute.
Il tagliere in legno, invece, può essere più sicuro dal punto di vista del contatto con il cibo, ma risulta molto più difficile da pulire e sanificare. Infatti, non può essere messo in lavastoviglie, né lavato con acqua e sapone. Andrebbe lavato, per bene, a mano e poi asciugato accuratamente, per evitare una maggiore proliferazione di batteri. A questo punto, uno dei materiali migliori da scegliere, quando si parla di taglieri, sarebbe il marmo, più costoso, ma molto più semplice da pulire e anche più bello, esteticamente parlando.