Vietato guidare la macchina di un amico: cosa ti succede se ti fermano | Tolleranza zero
Le nuove regole del Codice della Strada: cosa cambia per gli automobilisti italiani e cosa succede se ti fermano alla guida della macchina di un amico.
L’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada ha generato non poca preoccupazione tra gli automobilisti italiani.
La costante evoluzione delle normative, unita a una maggiore attenzione alla sicurezza stradale, ha portato a un inasprimento delle sanzioni e a un incremento dei controlli su tutto il territorio nazionale.
Questo clima di maggiore rigore ha reso gli automobilisti sempre più attenti e guardinghi rispetto alle nuove regole, cercando di evitare sanzioni e spiacevoli inconvenienti.
Tra le tante questioni che suscitano dubbi e interrogativi, una delle più frequenti riguarda la possibilità di guidare un veicolo non intestato a proprio nome: una pratica comune, che spesso si verifica tra amici e familiari, ma che ora potrebbe avere conseguenze legali se non gestita correttamente.
Le infrazioni più comuni
Con l’introduzione del nuovo Codice della Strada, molti italiani si interrogano su come le nuove normative possano influire sulle abitudini quotidiane. Le modifiche, in vigore dal 14 dicembre, hanno portato a una maggiore severità, con controlli stradali più frequenti e sanzioni più pesanti per chi non rispetta le norme, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza sulle strade e contrastare comportamenti scorretti.
Tra le principali novità, si segnala un inasprimento delle sanzioni per eccesso di velocità, guida sotto l’effetto di alcol o stupefacenti e utilizzo del cellulare alla guida. Inoltre, sono stati intensificati i controlli su strada, con particolare attenzione ai comportamenti che mettono a rischio la sicurezza degli utenti della strada. Le infrazioni più comuni che portano a una multa includono il mancato rispetto dei limiti di velocità, il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, il passaggio con il semaforo rosso e la guida senza patente. Ma cosa succede se ti fermano mentre guidi la macchina di un amico?
Multe e sanzioni sempre più severe
Una pratica molto diffusa, ma che ora potrebbe costare cara, è quella di guidare la macchina di un amico o di un familiare. Sebbene non si tratti di un reato, il Codice della Strada prevede delle precise limitazioni. È infatti consentito guidare un veicolo non intestato a proprio nome per un periodo massimo di 30 giorni. Superato questo limite, si rischiano pesanti sanzioni amministrative, che possono variare da 728€ a 3.636€, oltre al possibile ritiro della carta di circolazione.
Ma come fanno le forze dell’ordine a sapere se si sta guidando l’auto da più di un mese? La legge prevede che il conteggio parta dal momento del primo controllo. Se si viene fermati una seconda volta con lo stesso veicolo, a distanza di oltre un mese dal primo controllo, scattano le sanzioni. Per evitare queste spiacevoli conseguenze, è possibile formalizzare il prestito del veicolo attraverso un contratto di comodato d’uso gratuito, con firma autenticata e registrazione presso la Motorizzazione Civile. Questa procedura, dal costo di circa 26€, permette di guidare legalmente l’auto di un’altra persona per il periodo concordato, evitando sanzioni e problemi burocratici.