Home » Se paghi col Pos, occhio allo scanner: come ti truffano in 40 secondi | Chiama la Guardia di Finanza

Se paghi col Pos, occhio allo scanner: come ti truffano in 40 secondi | Chiama la Guardia di Finanza

Una persona effettua un pagamento su un Pos con la carta di credito
Pagamento con il Pos (Immagine di repertorio – Foto di Gerd Altmann da Pixabay) – Belligea.it

I pagamenti con il Pos sono sicuri? Ecco qual è e come difendersi dall’ultima truffa legata ai pagamenti con il Pos.

Negli ultimi anni, l’uso del Pos è diventato sempre più diffuso, soprattutto grazie alla sua praticità e alla spinta verso i pagamenti elettronici.

Che si tratti di negozi, ristoranti o distributori automatici, utilizzare la carta è ormai un gesto quotidiano.

Tuttavia, questa comodità può nascondere rischi che è bene conoscere.

Le truffe legate all’uso dei Pos sono infatti in aumento, e basta davvero poco per cadere in una trappola ben organizzata.

Le truffe sui Pos

Le truffe legate all’utilizzo del POS possono assumere diverse forme, evolvendosi costantemente per aggirare le misure di sicurezza. I criminali informatici sono sempre alla ricerca di nuove strategie per sottrarre illegalmente denaro. Tra le tecniche più comuni, troviamo la manomissione dei terminali, che può avvenire tramite l’installazione di dispositivi hardware o software malevoli in grado di intercettare o alterare i dati delle transazioni.

Ad esempio, potrebbero essere installati software che registrano le informazioni della carta o che reindirizzano il pagamento verso un conto fraudolento. Un’altra tecnica diffusa è l’intercettazione delle comunicazioni tra il POS e la banca, attraverso la quale i truffatori possono carpire informazioni sensibili. Il phishing e lo smishing, ovvero l’invio di email o SMS fraudolenti che imitano comunicazioni di istituti bancari o società di pagamento, sono utilizzati per ottenere le credenziali di accesso ai conti online o i dati delle carte. Ma c’è una nuova truffa che sfrutta strumenti sofisticati per sottrarre i dati delle carte di pagamento.

Allerta phishing sullo schermo di un pc
Allerta truffa (Immagine di repertorio – Foto di
rawpixel.com da Freepik) – Belligea.it

Un rischio sempre più comune

Uno degli ultimi metodi adottati dai truffatori è lo skimming, una pratica che permette di clonare le carte attraverso l’uso di scanner temporanei nascosti, facilmente applicabili e altrettanto semplici da rimuovere. Questi dispositivi, spesso fissati con nastro adesivo o colla, vengono posizionati in modo discreto su Pos isolati e poco sorvegliati per evitare di essere scoperti. I truffatori mirano ai distributori automatici di carburante o agli sportelli bancomat all’aperto, dove è meno probabile che qualcuno controlli il dispositivo prima dell’uso.

La strategia è tanto semplice quanto efficace: gli utenti inseriscono la carta senza accorgersi del pericolo e, in meno di 40 secondi, i dati vengono copiati. Per proteggerti, presta attenzione a ogni Pos che utilizzi. Controlla che non ci siano parti sospette, come plastica traballante, tracce di colla o pezzi facilmente rimovibili. Se noti qualcosa di insolito, non utilizzare il dispositivo e segnala subito il caso alla Guardia di Finanza. Agire con prontezza può fare la differenza nel prevenire una truffa.