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Emergenza Poste Italiane: chiudono uno dopo l’altro gli uffici | In queste città si resta senza sportelli

Una insegna di Poste Italiane
Poste Italiane (Immagine di repertorio – Foto da AdobeStock) – Belligea.it

Piano di emergenza di Poste Italiane: chiusure in diverse regioni, in alcune città non ci saranno più sportelli postali. Ecco dove.

Poste Italiane è un pilastro del sistema di servizi in Italia, offrendo un’ampia gamma di operazioni essenziali, dai pagamenti alla gestione di corrispondenza e pacchi.

Tuttavia, l’azienda ha recentemente annunciato un piano di razionalizzazione volto a ottimizzare i costi e le risorse, ma che comporta la chiusura di numerosi uffici postali.

Questo cambiamento sta sollevando preoccupazioni soprattutto nelle comunità periferiche e marginali, dove l’accesso ai servizi postali è già limitato.

Scopriamo quindi insieme cosa sta succedendo in Poste Italiane e quali sono le città italiane che rischiano di rimanere senza sportelli postali.

Una situazione di emergenza

La decisione di Poste Italiane di chiudere diversi uffici postali è legata a una strategia di razionalizzazione che punta a migliorare l’efficienza operativa. L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre i costi di gestione concentrando le attività in meno sedi.

Tuttavia, questa strategia rischia di penalizzare soprattutto le aree meno densamente popolate, dove il mantenimento di uno sportello postale rappresenta spesso un costo elevato rispetto alla domanda locale. Inoltre, la chiusura degli uffici di Poste Italiane si scontra con iniziative come il progetto “Polis – Case dei Servizi Digitali”, finanziato dal Pnrr, che mira a ridurre il divario digitale e garantire un accesso più ampio ai servizi.

Una persona infila una lettera in una casella postale
Casella postale (Immagine di repertorio – Foto di Racool_studio da Freepik) – Belligea.it

L’esigenza di contenere i costi

Tra le aree più colpite dal piano di razionalizzazione di Poste Italiane vi è l’Emilia-Romagna, dove si prevede la chiusura di 14 uffici postali entro il 2025. A Rimini, in particolare, la chiusura delle sedi di Corpolò, Vergiano e San Lorenzo in Corregiano rappresenta un duro colpo per le comunità locali, lasciando interi quartieri senza punti di accesso ai servizi postali.

Anche altre città italiane rischiano di affrontare situazioni simili, con una concentrazione delle chiusure nelle zone periferiche e rurali, amplificando il senso di isolamento per chi già vive in contesti svantaggiati. Questa razionalizzazione di Poste Italiane sta creando un dibattito acceso: da un lato, la necessità di contenere i costi aziendali; dall’altro, il dovere di garantire un servizio essenziale a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro posizione geografica.